Conformità
SSSicura è concepita principalmente per un utilizzo domestico.
Tuttavia, fin dall’inizio, gli imput del progetto hanno imposto il conseguimento della conformità alla norma specifica per le casseforti ad uso professionale. Ciò per garantire una sicurezza ancora maggiore, ben oltre a quella garantita dalla norma UNI EN 14450:2005 deputata alle casseforti per uso privato.
SSSicura, pertanto, è stata testata ed è stata classificata conforme alla rigorosa norma europea UNI EN 1143-1:2009 – grado 0.
Questa norma superiore stabilisce i requisiti che le casseforti ad uso professionale, quelle cioè che hanno i più alti standard di sicurezza, devono soddisfare. Tale norma definisce i parametri essenziali per valutare la resistenza delle casseforti a tentativi di effrazione, garantendo un livello di protezione affidabile per utilizzi professionali.
Va sottolineato che il design unico di SSSicura la rende già oggi pronta a soddisfare i requisiti previsti per i gradi superiori della norma 1143 al fine di raggiungere un livello di resistenza maggiore. Il design unico, innovativo e brevettato, la meticolosa progettazione e la qualità dei materiali impiegati per la cassaforte, oltre a garantire la durata nel tempo, contribuiscono a elevare la robustezza della stessa, offrendo un livello aggiuntivo di sicurezza che va al di là delle aspettative standard.
In questo modo SSSicura fornisce una solida e affidabile protezione per tutti i beni di valore anche di grandi dimensioni, confermando il suo impegno verso gli standard più elevati di sicurezza professionale.
Norma Europea UNI-EN 1143-1:2009
La norma di riferimento per valutare la sicurezza delle casseforti professionali è la UNI EN 1143-1:2009, uno standard europeo che suddivide i prodotti in 14 livelli distinti di resistenza, da 0 a XIII. Questa classificazione è il risultato di prove oggettive eseguite in laboratori specializzati, che valutano la capacità di resistenza delle casseforti a tentativi di effrazione portati con mezzi quali trapani, dischi da taglio, cannello ossiacetilenico, lancia termica ecc.
Le casseforti dai livelli 0 a X sono sottoposte a due tipi di prove: accesso parziale e accesso totale. Queste prove generano due valori (RU), e il grado di resistenza complessivo della cassaforte è determinato dal valore minore ottenuto. Per i livelli successivi (dall’XI al XIII), la classificazione si basa solo sulla prova di accesso totale, considerando questi mezzi di custodia come porte per camere corazzate.
La norma EN 1143-1 fornisce un sistema di classificazione che permette di comprendere la resistenza di una cassaforte in base ai gradi assegnati. Ad esempio:
- Livello 0 EN 1143-1: Assicurabile fino a 52.000 €
- Livello 1 EN 1143-1: Assicurabile fino a 103.000 €
- Livello 2 EN 1143-1: Assicurabile fino a 258.000 €
- Livello 3 EN 1143-1: Assicurabile fino a 413.000 €
- Livello 4 EN 1143-1: Assicurabile fino a 568.000 €
- Livello 5 EN 1143-1: Assicurabile fino a 732.000 €
- Livello 7 EN 1143-1: Assicurabile fino a 1.033.000 €
Questi valori rappresentano il limite assicurabile associato a ciascun livello di resistenza, fornendo una guida pratica per selezionare la cassaforte più adatta alle esigenze di sicurezza specifiche.
Norma Europea UNI-EN 14450:2005
La norma UNI-EN 1450 classifica le casseforti a uso privato in base alla loro resistenza allo scasso attuato con gli attrezzi tipici dei professionisti del furto, come ad esempio leve, piedi di porco, trapani elettrici, martelli ecc.
Nel dettaglio: la prova di sfondamento fa rifermento all’uso di un martello da 1,5 kg con manico da 40 cm. Inoltre le prove effettuate per rispondere alla normativa consistono nella resistenza allo scasso con trapano da 500 Watt e smerigliatrice da 800 Watt.
La resistenza all’attacco per almeno un minuto, classifica il contenitore al livello I, mentre la resistenza per due minuti e mezzo lo porta al livello II.
E’ evidente, considerati gli attrezzi da scasso invero modesti impiegati nelle prove, capaci di portare attacchi neanche troppo violenti, che la normativa si dovrebbe riferire a quelli che possiamo definire “contenitori rinforzati a uso privato”, più che a casseforti vere e proprie ad uso professionale per le quali è più corretto riferirsi alla norma 1143-1:2009.